Descrizione

Autorizzato con bolla papale di Paolo VI il 12 febbraio 1607, fondato con atto regio di Filippo III il 31 ottobre 1620, attivato agli inizi del 1626 con ubicazione pressapoco nell’attuale Piazza Indipendenza, trasferito in Castello nel Palazzo Belgrano nel 1769, declassato a Università periferica nella seconda metà del XIX secolo, ‘pareggiato’ alle altre Università italiane nel 1902 ma pur sempre annoverato tra le università ‘minori’, l’Ateneo cagliaritano non ha cessato di potenziarsi nel tempo, soprattutto negli ultimi cinquant’anni, fino a raggiungere, nell’A.A. 2012-2013, la consistenza di circa 31.000 studenti, costituendo così uno dei ‘grandi’ atenei italiani, collocato dal Censis al quarto posto nella specifica graduatoria.

In particolare, la Facoltà di Medicina prevedeva nell’Atto di fondazione due cattedre di Medicina, integrate, in prospettiva, con una di Chirurgia. La vita della Facoltà medica fu sempre particolarmente complessa; alla fine del ‘700 si registrò una preoccupante disaffezione del corpo studentesco per gli studi di medicina, superata nella prima metà del secolo XIX grazie all’incremento delle cattedre e all’impulso dato alle specializzazioni; tale potenziamento fu ulteriormente espanso nella seconda metà del secolo e portò all’articolazione della Facoltà in ben 20 insegnamenti, moltiplicatisi successivamente fino a oggi. Soprattutto, nella prima metà del Novecento la Facoltà fu affiancata, pioneristicamente, da un Policlinico universitario a gestione autonoma, la cui implementazione ha propiziato la nascita e lo sviluppo del Policlinico di Monserrato, oggetto specifico del presente saggio. E il Policlinico costituisce attualmente uno dei poli d’eccellenza della medicina in Sardegna.