Descrizione

 Lo studio della lingua sarda gode, nell’ambito della filologia romanza, di una tradizione relativamente lunga che la individua come la lingua romanza più arcaica, cioè più simile al latino. Partendo da un’analisi critica di questa prospettiva storica, il volume si rivolge soprattutto ad aspetti linguistici di attualità, ad esempio la standardizzazione, tornata al centro dell’attenzione della linguistica e dell’opinione pubblica sarda in seguito alla pubblicazione della cosiddetta Limba Sarda Unificada (LSU). Altri filoni tematici principali sono il posizionamento del sardo nell’ambito di un’Europa plurilingue così come le potenzialità delle nuove tecnologie dell’informazione per la promozione e lo studio della lingua sarda. Con contributi di: Roberto Bolognesi e Wilbert Heeringa, Carla Caprioli, Michel Contini, Xavier Frías Conde, Lucia Grimaldi, Dieter Kattenbusch e Carola Köhler, Bernd Kielhöfer, Peter Koch, Thomas Krefeld, Guido Mensching, Massimo Pittau, Eva-Maria Remberger e Heinz Jürgen Wolf.