Descrizione

Si è registrato, specialmente a partire dalla critica letteraria degli anni Settanta, un mutamento nella formazione del discorso, ovvero negli stessi presupposti che lo fondano. I processi formativi da cui un discorso trae origine sono ormai molteplici e coincidono con un approccio interdisciplinare che sfrutta acquisizioni e spunti dalle scienze sociali, ampliando l’area di competenza e gli strumenti esegetici. Questa tendenza suggerisce che l’orizzonte per un’operazione interpretativa, aldilà dell’oggetto o della base disciplinare, è l’intero campo delle pratiche culturali, ovvero ciò che attribuisce valore, significato e, infine struttura l’attività intellettuale. Raymond Williams, già dagli anni Cinquanta, fu un antesignano di questa tendenza. L’elemento innovatore che lo contraddistingue, comune a un’intera generazione di autori identificabili con la New Left, consiste nell’aver trasformato ciascuno di questi ambiti, fino ad allora separati, in un crocevia di attività critica, politicizzando pratiche interpretative e storicizzando i processi di significazione. .