Descrizione

 Nella presente incunza de poesias – una silloge di circa 250 poesie di varia lunghezza e struttura metrica che si snoda per oltre 18.000 versi – Emanuele Lai riassume con proprietà di linguaggio e sentita partecipazione ai temi trattati, in un grande patrimonio di saggezza, equilibrio ed entusiasmo, la costante della sua poetica: bellezza e utilità della natura, ma soprattutto la vita umana ricordata nelle vicende di ieri e proiettata nei desideri e speranze del domani. Indagando il mistero umano, egli svela i grandi valori della sua stessa esistenza: impegno nel lavoro, onestà e rispetto per il prossimo, vivo senso di appartenenza al suo paese e alla sua gente, cui ha dedicato per lunghi anni sostegno morale e civile. Notevole la capacità di cogliere i mutamenti epocali tra un mondo povero – la civiltà agro-pastorale segnata da lavoro duro, da privazioni di ogni genere, da ingiustizia sociale, da gerarchie rigorose tra padroni e teraccos – e un’era nuova con non meno gravi problemi. Nella sua poesia traspare voluta semplicità: non metafore ardite o acrobazie lessicali o simbolismi in versi finemente cesellati; si ha la netta impressione, leggendo i suoi versi, di ascoltare un poeta che canta col ritmo della poesia estemporanea delle gare in ottave logudoresi, pur non disdegnando egli di cimentarsi nelle forme tipiche dell’area campidanese, come la repentina o le canzoni a crubas.